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Malattie estive più comuni

Anche se l’inverno è sicuramente la stagione in cui si ammala il maggior numero di persone, virus e batteri possono rappresentare un rischio anche in estate. Tra le malattie e i disturbi che si possono presentare troviamo: gastroenteriti e intossicazioni alimentari e infezioni cutanee.
Vediamo insieme quali sono e come affrontarle.
Intossicazioni alimentari
L’epatite A si trasmette per via oro-fecale ed è endemica nei Paesi a basso sviluppo socio-economico. È possibile contrarla anche assumendo frutti di mare non adeguatamente cotti. Soprattutto per i bambini, è consigliata la vaccinazione.
La Salmonellaspecies, che si trova nei prodotti di origine animale (uova, pollame), oppure acqua, che sono stati contaminati da animali infetti.
La gastroenterite di tipo infettivo è dovuta alla contrazione di virus come il Rotavirus, Norovirus, Adenovirus e batteri come Escherichia coli, Salmonella, Shigella e Campylobacter ed è solita portare a disidratazione.
L’escherichia coli è la causa più omune della rinomata diarrea del viaggiatore, al pari di determinati parassiti presenti soprattutto in Africa, Asia e America Latina e nel Medio Oriente.
Per tutti questi disturbi, risulta indispensabile compensare la perdita di liquidi che spesso provocano, reidratandosi, non assumendo bevande troppo zuccherine, e bilanciare la propria alimentazione con cibi leggeri. Quando si viaggia in aree geografiche con condizioni igieniche non ottimali, è importante bere solo acqua in bottiglia e non assumere verdure o carni crude.
Infezioni della pelle
Le micosi sono tra i disturbi più comuni, che affliggono spesso le dita di piedi e delle mani. Sono infezioni fungine molto contagiose, corroborate dal contatto diretto e dalla frequentazione di luoghi pubblici ove non si rispettano le norme igieniche. Si manifestano con chiazze eritemato-squamose localizzate e pruriginose.
Il trattamento consigliato è quello locale, con creme a base di principi anti-micotiche, mentre la terapia per via orale va adottata quando si presenta una sorta di resistenza alla terapia locale, in cui le lesioni sono più grandi e visibili.
La prevenzione è indispensabile anche in questi casi, indossando ciabattine in gomma a bordo piscina e in tutti gli ambienti pubblici, oltre che avere sempre con sé teli e asciugamani personali da apporre sui lettini.
In ultimo, troviamo lo Streptococcus beta-emolitico di gruppo A e lo Staphilococcus aureus, che possono causare la formazione di vescicole-bolle che vanno via nel giro di 4-8 giorni. Nelle forme meno gravi basta rifarsi agli antisettici e all’uso di antibiotici topici, una volta scomparse le lesioni. Gli antibiotici da assumere per via orale sono efficaci quando le lesioni sono più estese o profonde o se si è immunodepressi.
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