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Pidocchi
Cosa sono i pidocchi
I cosiddetti pidocchi sono noti in medicina come pediculosi, ovvero una parassitosi che può colpire il capo, il pube o il corpo in generale. I pidocchi si trasmettono attraverso una famiglia di artropodi chiamata Anoplura che ha tre tipologie
- Pthirus pubis: colpisce il pube (piattole)
- Pediculus humanus capitis: colpisce il cuoio capelluto (specie più diffusa)
- Pediculus humanus corpis: colpisce il corpo generale. Si attaccano agli abiti, in particolare a quelli di lana
Epidemiologia
I pidocchi colpiscono soprattutto i bambini in età scolare e prescolare (3-11 anni), l'epidemia si sviluppa spesso alle relative famiglie. Le più colpite sono le bambine, probabilmente a causa dei capelli lunghi. I pidocchi, di grandezza che varia da uno a tre millimetri, attaccano peli o capelli deponendo le uova lungo il fusto, tenendosi in equilibri grazie alle zampe.
Nello spazio di 30 giorni una femmina può riprodursi in 45mila unità, che dopo due mesi diverrebbero 6.750.000. In realtà non tutti gli individui sopravvivono, molti muoiono o sono spazzati via attraverso grattamento o spazzolatura.
Gli stili di vita dell'era moderna, caratterizzati da permanenza in luoghi pubblici più o meno affollati (scuole, uffici, mezzi di trasporto, locali vari) hanno aumentato le possibilità di contrarre la pediculosi. I pidocchi non sono una malattia. Può colpire chiunque, indipendentemente da igiene personale e classe sociale.
Prevenzione e cura
La prevenzione rappresenta un buon sistema di contrasto contro i pidocchi. Si può monitorare la situazione quotidianamente passando tra i capelli del soggetto una spazzola intinta in aceto caldo. Non usare parassitari a scopo preventivo poiché, anche se modestamente, tossici. In caso di pidocchi è bene sapere che in commercio esistono numerosi prodotti in commercio atti a sconfiggere questo fastidio. Non utilizzare il prodotto per più di una volta alla settimana.